Ultimatum alla politica: il decalogo anti-crisi di imprese e lavoratori

Taglio delle tasse, della spesa pubblica improduttiva e dei costi della politica, contrasto efficace all’evasione fiscale, senza le esagerazioni degli strumenti presuntivi, rilanciando il federalismo fiscale. E ancora: giustizia civile e tributaria degna di un Paese civile, investimenti per la crescita e le infrastrutture, sostegno all’innovazione e facilitazioni alle piccole e medie imprese, mettendo in pratica le indicazioni della Commissione Europea “Business Act”.

Ecco il decalogo anti-crisi sottoscritto dalla CNA insieme alle altre categorie economiche della provincia di Treviso e ai sindacati, riunitisi lunedì 28 gennaio, in concomitanza con l’iniziativa nazionale di Rete Imprese Italia, per vedere nuovamente il “made in Italy” di nuovo tra i primi settori produttivi europei.

In Veneto la differenza tra le imprese avviate nel 2012 e le imprese che invece hanno dovuto chiudere è pari a meno 3.760 imprese (-642 in provincia di Treviso). Un saldo estremamente negativo, cui si somma il fatto che il 56% del reddito di imprese e privati viene prelevato dallo Stato.

E anche la micro impresa veneta segna un dato preoccupante, il settore ha chiuso l’anno con un meno 7% sulla produzione.

Questi i dati, estremamente preoccupanti, emersi all’incontro trevigiano che si è tenuto al BHR di Quinto di Treviso.

Per il rilancio dell’economia e il contrasto alla deindustrializzazione dovrà essere al centro dell’azione del nuovo Governo: «Servono provvedimenti immediati per il rilancio economico, con particolare attenzione alla piccola e media impresa, ancora troppo spesso trattata come figlia di un dio minore da quanti reggono le sorti del Paese, nonostante il tessuto produttivo italiano e del Veneto si regga sull’iniziativa privata di migliaia di artigiani e piccoli imprenditori, che costituiscono il 95% della forza produttiva del Paese – afferma il direttore della CNA provinciale di Treviso Giuliano Rosolen -. Viste le vicine elezioni, le categorie hanno preparato un decalogo con i provvedimenti necessari per rilanciare la crescita del tessuto produttivo da sottoporre all’attenzione di tutti i candidati trevigiani al Parlamento. Valuteremo attentamente la coerenza tra i programmi delle forze politiche e l’impegno che riusciranno a portare avanti concretamente nelle istituzioni».