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Essere artigiani rende felici: gli esiti del progetto Artigiani Next Generation Quattordici giovani imprenditori raccontano cos’è il lavoro, cosa li motiva e cosa li preoccupa
Essere artigiani rende felici. È quanto emerge dal progetto multimediale Artigiani Next Generation in cui CNA Treviso, con il sostegno dell’Ebav, ha coinvolto 14 giovani imprenditori di diversi settori produttivi.
«Nonostante fare impresa oggi sia davvero un’impresa per via della pressione dovuta al cambiamento continuo dei mercati e alle complicazioni specifiche della nostra burocrazia, chi sceglie di lavorare in proprio è più soddisfatto, gratificato e ottimista, come testimoniano i 14 giovani imprenditori intervistati dalla nostra Associazione – afferma Luca Frare, presidente di CNA territoriale di Treviso -. Affrontare le sfide e superarle con successo è caratteristico del mestiere autonomo, forma il carattere e dà motivazione. Il lavoro artigiano consente libertà e creatività, per questo incoraggiamo i giovani a guardare alle nostre imprese, a venire a farsi un’esperienza e poi a mettersi in proprio. Il futuro del lavoro è artigiano».
Il progetto si concluderà mercoledì 15 giugno con un evento, riservato ai giovani imprenditori, presso l’Agribirrificio Birrè di Paese (TV).
Una felicità fatta di cose semplici
Per gli artigiani e i professionisti next generation, che hanno sulle spalle la responsabilità di un’impresa o di un mestiere svolto in proprio, la felicità è legata a cose semplici: il lavoro ben fatto, la famiglia, gli affetti. Emerge, nelle loro vite, la ricerca di equilibrio tra il tempo dedicato al lavoro e quello per le relazioni anche se, ammettono, di tempo libero ne hanno poco.
Il mestiere che hanno scelto – che è «passione», «dedizione», «impegno», «disciplina», «sacrificio» – piace loro moltissimo, e li motiva.
Nel proprio futuro vedono ciò che già fanno ora – la propria attività, possibilmente accresciuta grazie al loro apporto – e la realizzazione dei propri progetti affettivi. Sono sì preoccupati di quanto accade nel mondo – pandemia e guerra – ma a prevalere è serenità, consapevolezza delle proprie possibilità e ottimismo.
Dalle interviste ad questi esponenti di una generazione che è il presente e il futuro dell’economia del nostro territorio emerge centratura e sincerità, radicamento in un retroterra di valori solidi, entusiasmo.
Il valore di far parte di un’Associazione di categoria
Per tutti far parte di un’Associazione di categoria è esso stesso un valore: principalmente quello del confronto con altri imprenditori, di settori diversi dal proprio, per farsi un’idea più generale di come va il mondo, per avere termini di paragone, per condividere idee e prospettive. C’è senz’altro – e chiara – la necessità di un’appartenenza a una comunità che sia più ampia della ristretta cerchia famigliare e aziendale.
Qui tutte le storie
Ecco i nomi dei 14 artigiani next generation che ci hanno messo la faccia raccontando cos’è per loro in lavoro e cos’è il tempo libero, cosa vedono nel loro futuro, cosa li motiva e cosa li preoccupa, cos’è la felicità e se sono felici, cosa significa far parte di un’Associazione di categoria:
- Giulia De Benedetto, grafica
- Leonardo Stocco, socio del Ricamificio Giacometti Daniela
- Enrico De Bortoli, restauratore ed ebanista, titolare Laboratorio EDERA
- Jenny Dall’Acqua, titolare american bar Hermosa
- Andrea Ragessi, socio titolare VRG Impianti
- Gabriele Biasetto, titolare di Biasetto Impianti
- Handan Akarsu Scarabello, progettista europea
- Jessica Pianca, titolare di Estetica La Modella
- Michela Buratto e Gianluca Stefani, titolari di PizzAmore
- Francesco Cimolato, ottico, socio titolare di Laboratorio Ottico Cimolato
- Matteo Da Ros, socio titolare Falegnameria Da Ros
- Juri Toppan, titolare di Autosalone 2000
- Paolo Bordin, imprenditore edile, titolare IMEBO snc
- Davide Boscaratto, elettricista, socio titolare Elettrica Due B
L’immagine di Artigiani Next Generation è stata realizzata dall’illustratore Arcadio Lobato. Gli scatti sono del fotografo e ritrattista Alfonso Lorenzetto, le riprese video e il montaggio sono stati realizzati dal videomaker Nicolò Santomaso, le interviste e i testi dalla giornalista Francesca Nicastro.