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Maria Rosa Battan alla presidenza del Comitato per l'Imprenditoria femminile della CCIAA
Lunedì 14 maggio Maria Rosa Battan è stata eletta presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio. Si tratta, per la CNA, di un’occasione importante per rappresentare le istante delle imprese artigiane, a conduzione femminile, all’interno dell’organismo camerale.
Maria Rosa Battan, attualmente coordinatrice del mandamento di Treviso e di CNA Impresa Donna provinciale, ha una decennale esperienza nelle tematiche femminili e nella rappresentanza delle questioni che riguardano le donne.
È stata infatti Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso e Consigliera di Parità supplente per le province di Treviso e Rovigo. Come componente della Commissione Lavoro della provincia di Treviso e rappresentante della CNA nelle Commissioni comunali Attività produttive, Ambiente e Sicurezza di diversi Comuni, ha seguito e segue da vicino i temi del lavoro e dell’impresa.
Negli ultimi anni ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della CCIAA.
«È un momento di passaggio molto delicato per l’economia trevigiana e sono convinta che un contributo importante alla ripresa e al rilancio del nostro sistema produttivo lo stanno dando, e lo daranno sempre di più, le donne – afferma Maria Rosa Battan -. Non è un caso se l’impresa “rosa” ha tenuto meglio di quelle maschili in questi anni di crisi economica. Noi contiamo, con il nostro impegno, di darle ulteriore forza e radicamento».
La Battan è stata eletta all’unanimità condividendo con le altre componenti del Comitato una piattaforma programmatica sintetizzabile nelle seguenti linee di intervento:
- Promuovere iniziative a favore dell’imprenditoria femminile per dare sostegno alle politiche occupazionali e di crescita economica in sintonia con i criteri europei di sviluppo.
- Favorire la conoscenza e il radicamento della cultura imprenditoriale femminile anche tramite il coinvolgimento delle scuole
- Affrontare il tema della conciliazione tempo di vita-tempo di lavoro, per superare gli elementi di fragilità legati al lavoro e alla famiglia e gli stereotipi, difficoltà ancora più “tipiche” nella piccola e media impresa.
- Facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese “rosa” spesso ingiustamente penalizzate dagli istituti di credito
- Creare una rete per il trasferimento di azioni e buone pratiche tra le varie componenti camerali, le associazioni di categoria, le istituzioni
- Promuovere il confronto culturale su modelli di sviluppo alternativi all’attuale che ha dimostrato tutti i suoi limiti in termini di compatibilità sociale ed ambientale
Il Comitato per l’Imprenditoria femminile rappresenta le 18.433 imprese femminili attive in provincia (al 31 dicembre 2011), pari al 21,8% del totale.
Secondo le stime di Infocamere, queste imprese impiegano il 15,2% del totale degli addetti nella Marca Trevigiana (quasi 48 mila), con un’incidenza che sale al 36% se si considerano solamente quelli del comparto dei servizi.
Il più alto numero di imprese femminili si trova in agricoltura con 4.179 unità, il 26,7% del totale delle imprese del settore. Segue il commercio, con 4.171 unità (il 22,4% del totale, che sale al 34,1% se si prende in considerazione il commercio al dettaglio).
Terzo per numerosità di imprese femminili è il comparto dei servizi alle imprese che complessivamente conta 3.529 unità, il 21,8%. Il settore più femminile resta però quello dei servizi alla persona dove le imprese “rosa”, 2.224, rappresentano la metà dell’interno comparto.
Infine nel manifatturiero sono presenti 2.012 imprese femminili, il 17,6% del totale.