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Aumento delle accise, autotrasportatori in stato di agitazione
«L’aumento delle accise sul carburante introdotto con il decreto Salva-Italia sta producendo effetti devastanti sulle imprese di autotrasporto, ci sta mettendo in ginocchio». A lanciare l’allarme è Alvise Dorigo, presidente della Fita-CNA, l’unione degli autotrasportatori dell’associazione degli Artigiani di Treviso, che si è riunito l’altra settimana con i colleghi di tutto il Veneto per analizzare l’impatto che la manovra del Governo sta producendo sui conti delle imprese di autotrasporto.
Dopo il nuovo aumento delle accise, la categoria è stata bombardata di telefonate allarmate. Gli autotrasportatori sono preoccupatissimi. Molti non ce la fanno più e dicono di voler chiudere. Alcuni hanno stimato che, con gli aumenti del gasolio dell’ultimo periodo, il loro guadagno mensile si è ridotto di 800-1000 euro. «Come è noto l’autotrasporto trevigiano versa da anni in difficoltà economiche gravi, causate da costi di gestione fuori controllo, normative asfissianti e concorrenza sleale da parte di soggetti irregolari – continua Dorigo – Questa situazione sta producendo un disastro finanziario e sociale su tutto il territorio nazionale e trevigiano, dove si registrano chiusure fallimentari di imprese di piccole, medie e grandi dimensioni».
Nell’ambito dei servizi alle imprese, infatti, l’unico settore che continua ad avere un trend negativo è quello dei trasporti e magazzinaggio. Dall’inizio della crisi, nella Marca Trevigiana, le imprese attive sono scese di 217 unità, con una flessione del 8,8% (il confronto è tra terzo trimestre 2008 e terzo trimestre 2011, secondo l’elaborazioni fatta dall’Ufficio studi della Camera di Commercio).
Secondo la Fita-CNA, la crisi dell’autotrasporto trevigiano non si risolve solo con le aggregazioni di impresa. «I problemi sono molto più radicati di quanto il legislatore possa immaginare» afferma Dorigo. E ai mali storici adesso si aggiungono anche i nuovi, ovvero gli effetti della manovra Monti. E non solo. «Ci preoccupano le voci attribuite ad esponenti del Governo che vedrebbero messo in discussione il fondo di 400 milioni di euro destinato all’autotrasporto per l’anno 2012» è l’allarme lanciato da Dorigo.
La Fita-CNA annuncia la mobilitazione, che non esclude il fermo della categoria per una settimana, e avanza le sue richieste:
- Il rimborso, che è minimo (vale circa 0,019 euro per litro, 19 euro ogni 1000 litri), delle accise da parte dello Stato con cadenza mensile (invece che annuale)
- L’allargamento della platea dei soggetti beneficiari dei rimborsi a tutte le imprese di autotrasporto comprendendo nel beneficio anche le piccole portate (sotto i 75 quintali)
- La garanzia del mantenimento del fondo per l’autotrasporto già previsto per il 2012