Indennizzi ex popolari, Lorenzetto: «Lo Stato integri le offerte»

Presidente Lorenzetto, i risarcimenti delle ex popolari sono da prendere o da lasciare?

«Chiamarli risarcimenti, con tutto quello che i risparmiatori hanno perso, è una parola grossa. Lo Stato dovrà senz’altro integrare…».

 

Si spieghi meglio.

«Le proposte di risarcimento avanzate da Veneto Banca e da Banca Popolare di Vicenza sono offerte fatte da istituti di credito fragili e la loro fragilità ha come conseguenza la scarsa disponibilità di risorse per gli indennizzi. Questa è la realtà. Auspichiamo quindi che il Ministero del Tesoro, valutato il piano industriale delle due banche, possa intervenire con risorse proprie per accrescere i rimborsi agli azionisti».

 

I 9 euro per azione offerti dalla Popolare di Vicenza e il 15% della perdita offerto da Veneto Banca su azioni acquistate negli ultimi dieci anni riguardano gli investitori privati e le microimprese, le società unipersonali. Da queste offerte sono escluse le società di capitali ma anche consorzi e cooperative. Lei transerebbe rinunciando all’azione legale?

«Date le condizioni probabilmente accetterei l’offerta. Ma come CNA invitiamo gli azionisti a fare una valutazione complessiva e ponderata.

Quello che ci sta a cuore è la questione degli affidamenti in essere alle imprese: qualora ci sia una fusione tra le due banche dovrà essere garantito l’ammontare complessivo degli affidamenti. Richiamiamo l’attenzione degli istituti di credito su questo punto».

 

Che valutazione fa dell’intera vicenda?

«Che i responsabili devono pagare. Lo Stato deve intervenire a tutela dei consumatori, ma i manager che hanno venduto prodotti in modo “illecito” a chi non aveva l’adeguato profilo di rischio e i controllori che non hanno controllato non devono farla franca».